La terminazione di un rapporto di lavoro domestico può avvenire in ogni momento a condizione che tutti i soggetti coinvolti ricevano un corretto preavviso.
Nel caso in cui le attività lavorative siano state della durata continuativa superiore a 5 anni, il periodo di preavviso dovrà essere di 30 giorni di calendario; mentre in caso contrario saranno sufficienti 15 giorni di calendario.
Se il rapporto di lavoro è stato concluso a seguito di dimissioni da parte del lavoratore domestico la durata del preavviso è ridotta del 50 per cento.
A questo punto l'effettiva risoluzione del rapporto di lavoro deve essere convalidata: per farlo è necessario che il datore di lavoro completi con successo la procedura guidata sul sito dell'INPS entro 5 giorni.
Al termine del rapporto di lavoro, il domestico ha sempre diritto al Trattamento di Fine Rapporto, indipententemente dalle cause e dalle modalità e con cui era svolta l'attività.
Per calcolare l'ammontare delle somme dovute, si dovrà considerare oltre alla retribuzione mensile, anche la quota di tredicesima ed eventualmente l'indennità sostitutiva del vitto e dell'alloggio.